Miss Trans Europa: vince Samara Ayti

Miss Trans Europa: vince Samara Ayti

Miss Trans Europa, il concorso di bellezza e portamento con risvolti sociali ha visto la vittoria di Samara Ayti.

Termina l’edizione 2024 di Miss Trans Europa, con la vittoria di Samara Ayti. Ideato ed organizzato da Stefania Zambrano, icona del movimento LGBTQI italiano (gay, lesbiche, trans, queer e gender non conforming e intersessuali).

Due le serate che hanno ospitato la finale al Teatro Troisi di Napoli, nei giorni 8 e 9 settembre.

Quindici le concorrenti in gara, provenienti da tutta l’Europa, che hanno calcato la passerella con professionalità, disinvoltura e divertimento, tutte agguerrite e desiderose di vincere, per aggiudicarsi la corona e lo scettro della Trans più bella d’Europa.
Ventotto le concorrenti in gara dall’inizio del concorso, provenienti da tutta l’Europa, che hanno lottato per aggiudicarsi la corona e lo scettro della Trans più bella d’Europa.
Nel corso della manifestazione sono stati proiettati anche dei video sulla tragedia che ha colpito gli abitanti della Vela Celeste a Scampia, sulle guerre imperanti nel mondo, sulla generosità di Geolier, sullo scandalo Imane Khelif, medaglia d’oro nella boxe femminile alle recenti Olimpiadi in Francia tacciata per transgender, e sulla mancanza di una legge per le adozioni da parte di coppie gay. La colonna musicale della serata è stata affidata ai neomelodici Brunella Gori, Susy Graziano e alla regina di Tik Tok Rita De Crescenzo. Sono intervenuti, tra gli ospiti, la Miss uscente, Raffaella Di Andrea, Stephany De Castro, madrina della kermesse e già in possesso di vari titoli, Sara Finizio, Miss di tutte le Miss del Mondo, Paola Puglia, che ha realizzato le interviste per varie emittenti televisive, Fabiana Alves, responsabile di Miss T Supranational con le sue reginette Michelle Relayze e Allana Pla Micarla Jhonsom, responsabile di Miss T Estate Italia con la sua vincitrice Layzza Drummond, i tiktoker Alfredo Foffy e Rosario, Enzo Bambolina, Manuela Miano, Vincenzo Barbuto, Fata, Giselle Grigoretti, la piccola Angela Pellegrini, Maurek Poggiante, il fotografo dei Vip e la drag queen Baby Queen, che ha avuto il compito di eseguire la sigla iniziale, l’evergreen “Imagine”.

Ad aggiudicarsi il titolo di Miss Trans Europa 2024 è Samara Ayti, Miss Georgia, 28 anni, la cui vittoria è un simbolo di inclusione, bellezza e forza, un ulteriore passo avanti per la visibilità della comunità trans in Europa.

Samara Ayti - Miss Trans Europa 2024
Samara Ayti – Miss Trans Europa 2024

Le dichiarazioni sulla serata di Miss Trans Europa
Stefania Zambrano in merito ci racconta: “Sono molto delusa e amareggiata dal comportamento del Comune di Napoli, che prima ha promesso il suo appoggio e il suo apporto, e che, poi, alla resa dei conti, ha detto di non avere i fondi necessari e disponibili e di non poterci garantire nulla, inoltre ho preso atto della loro inesperienza e della loro superficialità […] Con mia grande soddisfazione ho voluto confermare alla conduzione la vulcanica, briosa ed esplosiva Sofia Mehiel la Papessa, mentre la nostra madrina sarà ancora una volta Stephany De Castro. Ho scelto Floriana Rodriguez come valletta della manifestazione per portare alla ribalta un fatto di cronaca di cui è stata protagonista, che trovo inaccettabile e che porteremo alla ribalta proprio nei giorni del Miss Trans Europa. Per quest’edizione saranno con noi anche Regina Satariano, referente per la Toscana del Mit-Movimento Identità Transessuale, e il prof. Paolo Valerio, Presidente dell’ONIG – l’Osservatorio Nazionale sulle Identità di Genere – e della Fondazione Genere, Identità e Cultura“.

Stefania Zambrano. Foto dal Web
Stefania Zambrano. Foto dal Web

Nel corso della due giorni si affronteranno anche delle tematiche scottanti, trattate, però, con leggerezza e buonsenso tra cui il clima di guerra e di distruzione che si respira attualmente, basti pensare agli scontri in Ucraina e i contrasti tra l’Iran e Israele, un messaggio di solidarietà e di comprensione per quello che è successo alla Vela Celeste di Scampia, un plauso per i numerosi gesti di solidarietà del rapper Geolier, che si sta dimostrando un artista dal grande cuore, inoltre si parlerà del caso scoppiato durante le recente Olimpiadi in Francia a proposito della campionessa olimpica di pugilato Imane Khelif, fatta passare per giorni e giorni come una transgender, e si farà un focus sulle unioni civili e sul diritto alle adozioni da parte di coppie gay.

Sono contenta e soddisfatta di questa mia creatura, che rappresenta anche un’occasione per lanciare dei messaggi sociali molto validi e per parlare dei nostri diritti, dell’omofobia, della trans fobia e delle tante cattiverie fatte nei nostri confronti. Vorrei che tutta la comunità Lgbt potesse stare in un Paese accogliente, in cui vivere in modo sereno, senza sentirsi condannati, umiliati o rifiutati non solo dalla società, ma anche dai propri familiari. Durante la manifestazione presenterò in anteprima Semplicemente Stefania – La mia vita è una sfida, un libro scritto a quattro mani con Enzo Morzillo, in cui si conoscerà il vero volto di Stefania, con le sue gioie, i suoi dolori, il suo passato, il suo presente, il suo futuro, i suoi amori, le sue battaglie a favore dei diritti sociali e la sua bella e numerosa famiglia. Ma non solo, si annuncerà anche l’uscita nelle sale cinematografiche de La Cultura non è Camorra, un docufilm per la regia di Ciro Grieco con le riprese del fotografo Leandro Felicioni e prodotto dalla sottoscritta. Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, si propone l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di legalità e vuole sensibilizzare i giovani che la camorra non è cultura. Un messaggio molto difficile e delicato, ma, purtroppo, sempre attuale e problematica, sono anni che penso a questo progetto, mi auguro di aver fatto un buon lavoro. Voglio far comprendere ai giovani che la camorra non rappresenta la nostra cultura. È un onore portare storie drammatiche e significative sul grande schermo, sperando di fare la differenza” – ha affermato la Zambrano.

Lascia un commento