Opera di Alessia Artoni
Opera di Alessia Artoni

Alessia Artoni: con l’arte vedere al di là dell’essenza

Oggi parliamo di Alessia Artoni, giovanissima artista per la quale l’arte non è un gioco.

Noi crediamo in questa artista, noi abbiamo fiducia in questa artista, noi che amiamo l’arte, io che la descrivo, Angie Macrì che organizza mostre e guida gli artisti, noi, gente della porta accanto che amano riconoscere il lavoro degli artisti e ne comprendono la fatica di far capire la propria arte e ora tu amico che leggi questa descrizione vorrei che drizzassi le orecchie e sbarrassi gli occhi di fronte all’opera di questa artista.

Ascolta quello che sto per dirti riguardo una donna che ha due polmoni così, due mani che accarezzano e plasmano la materia con amore, due occhi che guardano lontano e un cuore che batte di passione, a questa artista dagli un pennello e della tinta e ti colorerà la vita, dagli fiducia e coraggio e tirerà fuori un idea, abbracciala e riderà con te o piangerà con te se qualcosa non va, la sua arte è la vita e lei ogni giorno sa che è un giorno buono per fare arte, non può rimanere ferma senza creare il mondo del passato, del presente e del futuro, questa è Alessia Artoni.

Certo, l’arte andrebbe vista con un po’ più di leggerezza e meno di seria altezzosità e quindi almeno per me l’arte possiamo vederla come un fantastico gioco ma l’opera che questa artista ha creato non è un giocattolo e proprio per questo noi crediamo e abbiamo fiducia nell’arte di Alessia Artoni e nella sua realizzazione che a me piace chiamare “Me Talk”, sentite come suona bene “Me talk”, Alessia Artoni che ha intitolato quest’opera “Alex” spero mi perdonerai se la menzionerò diversamente e se sei d’accordo, facciamo così, considera “Me talk” come un soprannome di questa creazione che sicuramente sarà un successo e ti aprirà le porte della notorietà.

Bene, ora volete conoscere le mie impressioni? Nel panorama artistico mondiale c’è di tutto e di più e in mezzo a tutta la baraonda di creatività, “Me talk” merita rispetto e considerazione perché in ogni epoca, l’arte come le mode sono sempre state motivo di rottura con il passato e attraverso varie forme la rottura di uno schema genera progresso e come in questo caso interesse per un’opera d’arte che va’ vista, toccata, vissuta, un opera d’arte con la quale interagire e anche riderne in un periodo storico che ci sarebbe molto da piangere.

In essa c’è astrattismo e anche realismo, passato e futuro per rimanere con i piedi a terra, questa è un opera astratta che parla, cammina ed è maggiormente vostra per voi che avete dimenticato cosa sia la fantasia ma Alessia Artoni è l’artista giusta con una mente sempre in fermento che ostacoli non ha, l’immaginazione è sua compagna fedele e le sue mani pronte ad eseguire i suoi comandi come un vero artigiano, specie ormai purtroppo in via di estinzione, che il dio degli artisti sempre li protegga e Alessia unisce tecnica e fantasia in un mix senza limiti e chi sa dopo “Me talk” cosa inventerà.

Che dimenticanza! Oltre non essere un giocattolo non è una classica invenzione ma un qualcosa nella quale di artistico oltre l’estetica c’è un messaggio, quale? Non sono un guru ma ho una visione chiara e Alessia è d’accordo con me e vi dico che la tecnologia avanza e potremmo diventarne schiavi, “Me talk” vuole dirci che il progresso è inarrestabile ma siamo noi esseri umani a stabilirne le sorti, siamo noi che ne deteniamo l’utilizzo e se eticamente andasse fuori strada noi possiamo staccargli la spina e una volta neutralizzata di “Me talk” cosa rimarrebbe? Rimarrebbe quello che ci rende unici, ciò che fece di Leonardo, Van Gogh, Michelangelo e Picasso talenti straordinari creatori di arte è l’arte ciò che ci rende unici e immortali e proprio per questo noi crediamo e abbiamo fiducia in Alessia Artoni, “Me talk” Alex per gli amici non è un giocattolo è arte.

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