Selenia Orzella: tra conduzione e amore
Intervista a Selenia Orzella, che si racconta sul suo lavoro da conduttrice di trasmissioni televisive, senza dimenticare l’amore
Ritroviamo la dolce Selenia Orzella, giornalista e conduttrice, in occasione della sua partecipazione alle trasmissioni “Binario 2” e “Gocce di Petrolio”. Un modo per poter vivere a stretto contatto con le persone portando in televisione il loro parere e stupore, richiamando, in tal modo, anche l’attenzione altrui.
Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Selenia Orzella. Un nuovo programma in onda sulla Rai, “Binario 2”, un modo per poter approfondire ancor più un mestiere che ami. Quali soddisfazioni sta regalandoti la conduzione e cosa puoi anticiparci, nei limiti del possibile?
Si, da quest’anno faccio parte della squadra di “Binario 2”, il nuovo morning show di Rai 2 in onda tutte le mattine dalle 7.10. La sveglia è alle 5.00, una novità assoluta per me che per connettermi con il mondo ho bisogno di dormire almeno otto ore di fila! Il programma ha il compito di accompagnare gli italiani nel loro risveglio con ironia e leggerezza ed io, per l’occasione, sono la “disturbatrice” della Stazione Tiburtina, da cui mi collego tutti i giorni per intercettare i viaggiatori in partenza o in arrivo e portarli così in onda.
Tutti i giorni in diretta, tutti i giorni a stretto contatto con le persone…
Essere tutti i giorni in diretta è di certo una bella palestra, soprattutto perché le persone che fermo non sono preparate a quello che accadrà ed è divertente vedere come reagiscono, così come lo è giocare con loro. Non ho però abbandonato l’approfondimento giornalistico, per questo tutti i venerdì alle 15:30 sono in onda nel programma “Gocce di Petrolio”, su Rai3. È un privilegio poter raccontare le storie di tutte quelle persone che ti permettono di poter entrare nella loro vita. Si fidano di me e li ringrazio infinitamente per questo perché non è affatto scontato.
Fresca sposa, da pochissimo, posso chiederti che periodo stai vivendo?
Beh, sono una signora adesso! (Ride). Scherzi a parte, non sono brava ad esprimere i sentimenti ma posso dire che l’emozione che ho provato quel giorno la sento ancora addosso. Ora aspetto con ansia il viaggio di nozze, anche se ci vorrà un po’ di tempo!
Da qualche anno sei al timone del Disability Pride Show, un evento importante, più che degno di nota, che si svolge a Roma. Quanto ancora c’è da fare, a tuo parere, per poter sensibilizzare sempre più le persone verso tematiche così delicate?
Con il Disability Pride Show vogliamo raccontare un nuovo modo di vivere e vedere la disabilità, senza retorica e pietismo. Le persone con disabilità rivendicano con orgoglio il diritto di essere inclusi in società, di avere gli stessi diritti degli altri, di essere autonomi in una città che sia accessibile e a misura di tutti. E poi c’è il tema della sessualità perché la libertà e il piacere appartengono a tutti i corpi.
Cosa ti regala questo percorso artistico e quali consapevolezze hai raggiunto con il passare del tempo?
In questi anni ho capito di avere sempre più bisogno di nuove sfide, di mettermi alla prova, persino di provare quell’ansia piccina prima della diretta che tiene lontana la noia. Ora vorrei misurarmi con una conduzione e spero arrivi presto l’occasione giusta.