Il backstage di Diva Futura. Foto di Lucia Iuorio
Il backstage di Diva Futura. Foto di Lucia Iuorio

Diva Futura: un film per riscoprire i desideri nascosti degli ’80 e ’90

Presentato in concorso alla 81esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Diva Futura, diretto da Giulia Louise Steigerwalt, si propone di portare il pubblico alla riscoperta di un’epoca in cui il mondo del vietato in Italia si constrastava con la cultura popolare e l’immaginario collettivo.

Il film, prodotto da Matteo Rovere e realizzato da Groenlandia e PiperFilm in collaborazione con Rai Cinema e Netflix, arriverà presto nelle sale grazie alla distribuzione di PiperFilm.

Diva Futura
Ambientato tra gli anni ’80 e ’90, Diva Futura racconta al pubblico la storia di Riccardo Schicchi e della sua agenzia che ha rivoluzionato il panorama mediatico dell’epoca. La narrazione segue la trasformazione delle “ragazze della porta accanto” in icone del mondo del vietato, con figure storiche come Ilona Staller, Moana Pozzi e Eva Henger simbolo di un cambiamento epocale. Il boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS ha permesso a queste donne di entrare, con le loro storie e le loro vite, nelle case degli italiani.
La pellicola non solo esplora il successo e la fama di queste stelle, ma anche l’impatto sociale delle loro carriere, culminato con eventi storici come l’elezione di Cicciolina in Parlamento e la nascita del Partito dell’Amore, guidato dalla stessa Staller. Le avventure di Debora, una giovane segretaria con un mutuo sulle spalle, offrono un punto di vista personale su questa grande “famiglia”, tra gelosie, conflitti e la ricerca di un equilibrio in un mercato in rapido cambiamento.

Il cast
Il film vanta un cast interessante, con performance di Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić, Davide Iachini e Marco Iermanò. La scrittura di Steigerwalt cattura le contraddizioni e le complessità del settore, mentre il montaggio di Gianni Vezzosi e la fotografia di Vladan Radovic danno vita a un’opera dai toni nostalgici e provocatori.
Le musiche originali, create da Michele Braga, accompagnano il racconto con sonorità che rimandano a un’epoca iconica, mentre i costumi di Andrea Cavalletto e le scenografie di Cristina Del Zotto rendono omaggio a un periodo di grandi trasformazioni culturali.

Perché Vederlo?
Diva Futura non è solo un film sul quello che erano i desideri nascosti degli anni ’80 e ’90 in Italia; è un’analisi profonda di come la società italiana abbia affrontato l’emergere del mercato degli adulti come forma di intrattenimento. Attraverso gli occhi di Debora, il pubblico avrà la possibilità di esplorare le sfide e le contraddizioni di un’industria che ha segnato la storia del paese.
Un racconto di formazione, desiderio e ribellione che invita a riflettere sulle dinamiche della fama e dell’accettazione sociale, Diva Futura rappresenta dunque un’ottima opportunità per tutti coloro che vogliono scoprire una parte affascinante e spesso trascurata della storia italiana.

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