Gloria Incorvaia
Gloria Incorvaia

Gloria Incorvaia: il Premio Donnafugata è casa!

Incontriamo Gloria Incorvaia, quest’anno nuovamente alla conduzione del Premio internazionale Donnafugata, che si svolgerà il prossimo settembre a Palma di Montechiaro, nella bella Sicilia.

Un’atmosfera familiare, quella che Gloria vive, arricchita da nuova presenze e punti di vista…

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Gloria Incorvaia. Nuovamente alla conduzione del Premio internazionale Donnafugata, questo settembre, come vivi questa rinnovata esperienza?
Sono esattamente tre anni che collaboro con Francesco Bellia, il patron, a questa bellissima macchina che è il Premio internazionale Donnafugata. Lo scorso anno ho avuto il piacere di presentare insieme ad un collega di Gold TV e quest’anno avrò un’altra persona al mio fianco, qualcuno di molto noto ma non posso anticiparvi altro, al momento (ride).

Una professione che ami particolarmente, la conduzione?
Certamente! Nasco come giornalista, regolarmente iscritta all’albo, ma non disdegno affatto la conduzione, tra le più divertenti, a mio parere. Sono molto legata a questo Premio e felice del fatto che quest’anno a curarne la direzione artistica ci sia Peppe Zarbo, un bravissimo attore, una persona di spessore, impegnato in molti ambiti. Con noi anche Sebastiano “Uccio” Missineo e, insieme a Bellia, devo dire che formiamo una ‘grande famiglia’ e siamo pronti a rendere maggiore attrattiva e spessore alle bellezze del territorio, oltre che al Premio in sé. Avremo anche dei nomi importanti, una rosa molto gradita, come accadde già lo scorso anno, e quest’anno tentiamo di alzare ancor più l’asticella, sperando di poter avere una durata sempre più internazionale nel tempo.

Come dicevamo poc’anzi, a guidare la direzione artistica di questa quarta edizione del Premio internazionale Donnafugata ci sarà Peppe Zarbo. Cosa puoi dirci a tal proposito?
È nato tutto per caso, proprio lo scorso anno, dopo averlo ospitato al Premio. Ho il ricordo di un pubblico vasto, molto presente durante il ‘momento’ che gli è stato dedicato e sono felice, oggi, di poter avere a che fare con lui. È un comunicativo ed è dotato di un grande estro e, soprattutto, di un cuore enorme, unito alla sua professionalità. Al momento si trova a Londra ma attraverso la tecnologia riusciamo, per fortuna, a portare tutto a termine. Non mancano, tra l’altro, i viaggi in incognito sul luogo, i momenti di incontro. Siamo davvero felici di questa rinnovata edizione, la quarta, e tante saranno le novità di cui vi parleremo in futuro, insieme a Francesco Bellia. Anche Francesco, dal suo canto, ha sempre dato il massimo per questa sua ‘creatura’, affrontandola per lo più dietro le quinte, curando il tutto nel migliore dei modi.

Gloria Incorvaia che periodo vivi, attualmente?
Un periodo molto carico, in cui gli eventi si susseguono e con il Premio alle porte, deciso per i primi di settembre, a ridosso delle festività più sentite nel luogo. Tutto confluisce lì, al Donnafugata, con una novità pronta a svegliarci ogni giorno, che andrà poi a ‘verificarsi’ durante la serata finale.

Come vivi la terra che accoglie il Premio, la Sicilia?
La Sicilia non mi ha regalato i natali ma una bellissima ospitalità, si. È una terra cruda, arida, ma calda e accogliente, da vivere. Una realtà che manca quando si è lontani e che regala, forse, poco quando si è sul luogo. Come tanti miei colleghi siciliani, non lo nego, ho imparato a tenere radici, casa, in un posto, per poi tornarvi quando termino un lavoro. La Sicilia, alla fine dei conti, è un po’ come Napoli, “la vedi e poi muori”.

Quali outfit accompagneranno questa tua nuova edizione del Premio?
Cambierò tre abiti, proprio come lo scorso anno, osando forse più rispetto al precedente in cui attuai un vedo non vedo. Quest’anno fungerà da padrona una tonalità accesa ma, come detto per altro in precedenza, preferisco non aggiungere ulteriori particolari…

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