Laga: rinascono i borghi con il festival

Laga: rinascono i borghi con il festival

Tutti uniti per 69 borghi, 3 regioni e 59 eventi: la Laga torna a vivere con il suo festival culturale da non perdere.

Un festival che è molto più di un evento culturale: è un vero e proprio generatore di valori, un motore di rinascita per i borghi rurali della Laga, un territorio ferito dal sisma del 2016 e troppo spesso dimenticato. La quarta edizione del Festival dei Borghi Rurali della Laga è stata inaugurata sabato 22 febbraio nello splendido Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, e si preannuncia come un anno di eventi, incontri e iniziative per valorizzare e far rivivere questo angolo d’Italia.

Un territorio che rinasce

Tre regioni (Abruzzo, Marche e Lazio), quattro province (Teramo, L’Aquila, Ascoli Piceno e Rieti), 59 eventi e 69 paesi e borghi coinvolti: questi sono solo alcuni dei numeri di un festival che vuole essere un simbolo di restanza e resilienza, un modo per riappropriarsi della propria identità e del proprio futuro. “E’ una sfida rivitalizzante per il territorio”, ha dichiarato l’assessore al Bilancio del Comune di Ascoli Piceno Francesca Pantaloni, sottolineando l’importanza di un turismo sostenibile che rispetti e valorizzi le meraviglie di questo territorio.

Un festival per ripopolare i borghi

Il festival non è solo un evento culturale, ma un progetto di sviluppo territoriale che mira a combattere lo spopolamento delle aree interne e a promuovere le ricchezze di questa terra. “Valorizzare i nostri borghi non vuol dire solo far conoscere le nostre realtà, ma far crescere il territorio, combattere lo spopolamento delle aree interne e promuovere le tante ricchezze che la nostra terra custodisce, dal mare alla montagna”, ha affermato il sindaco Gianguido D’Alberto.

Un obiettivo condiviso anche dal Commissario Straordinario Sisma 2016, il Senatore Guido Castelli, che ha invitato i promotori a “continuare a far incontrare le persone in modo reticolare”.

Il volontariato, cuore pulsante del festival

Il vero spirito del festival è il volontariato, l’impegno delle comunità locali che credono nella rinascita del loro territorio. “E’ partito tutto da qui quattro fa – ricorda la consigliera con delega al Festival del Comune di Cortino Virginia Di Matteo – e tutto questo sembrava impossibile. Se ora penso al Festival, penso a una realtà gigante quale fonte di volontà di riscatto”.

Un impegno che si traduce in 22 comuni pronti a raccontare le loro storie, tradizioni e voglia di vita, e in una fitta rete di collaborazioni tra associazioni, enti e istituzioni.

“Ringrazio tutta la realtà e le persone del Festival che hanno messo volontà e tempo a disposizione di questi territori per dar loro una grande e costante visibilità”, ha dichiarato il sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni.

Un programma ricco di eventi

Il festival si snoderà lungo 11 mesi, con eventi che spaziano dalla cultura all’enogastronomia, dallo sport alla musica, dalla tradizione all’innovazione. Un programma pensato per coinvolgere tutti, dai residenti ai turisti, dai giovani agli anziani.

Tra le novità di quest’anno, l’inclusione di Roseto degli Abruzzi e il tema del 2025, “Verso un riequilibrio e una riconnessione sociale tra le aree urbane e le zone montane”.

Un futuro di speranza

Il Festival dei Borghi Rurali della Laga è un segnale di speranza per un territorio che vuole rinascere, un esempio di come la cultura e la collaborazione possano essere strumenti di sviluppo e di coesione sociale.

“Ricostruire non è facile ma senza un futuro è impossibile e il Festival può essere un viatico importante se tutti i luoghi iniziamo a marciare insieme”, ha affermato il sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi.

Un futuro che si costruisce insieme, con l’impegno di tutti, per far tornare a vivere i borghi della Laga e per farli conoscere al mondo intero.

Ulteriori dettagli del festival

  • Organizzazione di Volontariato Borghi e Sentieri della Laga: È stata costituita, con Roberto Gualandri come presidente, per dare continuità e struttura alle attività del festival.
  • Tappa a Roma: Il festival avrà un’importante tappa a Roma, venerdì 28 febbraio, presso la Società Geografica Italiana.
  • Comunità coinvolte: Oltre a quelle presenti all’inaugurazione, hanno aderito anche Accumoli, Amatrice, Campli, Campotosto, Cittareale, Civitella Del Tronto, Fano Adriatico, Folignano, L’Aquila, Montereale e Montorio al Vomano.
  • Attenzione alle scuole: L’organizzazione del festival si impegnerà anche per sostenere le piccole scuole delle comunità locali, affrontando problematiche importanti.

Spero che questo articolo sia di tuo gradimento

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