Scacco Mortale al Covid: Franco Oppini sfida la Morte al cinema
Franco Oppini, attore protagonista del nuovo film di Campanella, metafora intensa sulla lotta per la vita durante la pandemia.
Il silenzio è rotto solo dal ticchettio dei pezzi di legno sulla scacchiera. La tensione è palpabile, quasi si potrebbe toccare. Da un lato, un volto noto del cinema italiano, Franco Oppini, con lo sguardo concentrato e le mani che stringono un cavallo di legno. Dall’altro, una figura inquietante, vestita di nero, con un cappellaccio che ne cela il volto, ma non i suoi occhi torvi e penetranti. Non c’è bisogno di parole, il suo sguardo dice tutto: è la Morte, interpretata con maestria dal regista Pierfrancesco Campanella.
Questa scena intensa e dal forte impatto visivo è il cuore pulsante di “2020: Odissea nello spazio Covid“, il nuovo cortometraggio diretto da Campanella. Un’opera che, con una potente metafora di echi bergmaniani, ci riporta ai giorni bui della pandemia, quando eravamo chiusi in casa, assediati dalla paura del contagio e dal bollettino quotidiano di vittime. La partita a scacchi diventa così il simbolo universale della lotta tra la vita e la morte, un duello senza esclusione di colpi che ha segnato un’epoca.
La Trama: Un Viaggio Emozionante nel Cuore della Pandemia
Il corto, della durata di quindici minuti, non è solo una suggestiva allegoria. È tratto da una storia vera, quella del produttore Paolo Di Gravio, interpretato con grande intensità da Franco Oppini. Di Gravio si ritrova ricoverato in un ospedale romano, combattendo contro una spietata polmonite bilaterale interstiziale, la tragica conseguenza del Covid.
Accanto a lui, un team di sanitari eroici, descritti come veri e propri astronauti per via delle loro tute protettive. Luciana Frazzetto incarna l’inflessibile caposala, con i suoi occhi azzurri che trasmettono forza e determinazione. Nadia Bengala è un’infermiera che, nonostante la drammaticità del momento, non rinuncia alla sua dolcezza e sensualità. Il giovane Nicholas Gallo è un infermiere volenteroso, mentre Massimiliano Virgilii presta il volto al primario, figura di riferimento in quei giorni di caos e incertezza.
Il racconto si dipana attraverso i momenti più difficili di quel periodo, ma Campanella riesce a infondere una sottile vena di leggerezza, un modo per stemperare la tragicità degli eventi senza sminuirne la portata. Il corto non dimentica le tante vittime della pandemia, ma al contempo celebra la riscoperta di valori fondamentali come la solidarietà e il senso di umanità, emersi con forza in un momento di crisi globale.
Un Successo Annunciato: Pioggia di Premi per “2020: Odissea nello spazio Covid”
La qualità del corto è stata subito riconosciuta a livello internazionale. “2020: Odissea nello spazio Covid” ha trionfato alla manifestazione internazionale “Champs Èlisées Film Awards“, portando a casa ben quattro prestigiosi premi: miglior film di finzione, miglior script (firmato dallo stesso Di Gravio e da Campanella), migliori scenografie (curate dall’art director Laura Camia) e, non da ultimo, miglior attore protagonista per l’emozionante performance di Franco Oppini.
Le ambite targhe sono state consegnate durante una serata speciale all’Anica, prima della proiezione del corto davanti a un pubblico di addetti ai lavori e volti noti del mondo dello spettacolo. A condurre l’evento è stata l’attrice Maria Teresa Di Bari, che ha saputo intrattenere gli ospiti con la sua verve.
Al termine della proiezione, un’ovazione e un tripudio di flash hanno salutato il successo del film, preludio a un brindisi conviviale davanti a un sontuoso buffet. Tra i primi ad arrivare, numerose personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, tra cui Rosanna Fratello, le icone di bellezza Marina Suma e Jinny Steffan, Ottavia Fusco Squitieri accompagnata dall’attore Sergio Siciliano, la splendida Mirca Viola con il marito produttore Enzo Gallo, Adriana Russo con Francesco Caruso Litrico, l’astrologa Ada Alberti (moglie di Oppini), l’attore e regista Massimo Milazzo (marito della Frazzetto), la conduttrice ed ex cantante dei “Milk And Coffee” Morena Rosini, e il regista Alessandro Perrella.
E ancora, in prima fila si potevano notare il mitico Franco Mariotti, lo sceneggiatore Lorenzo De Luca con la moglie Anna, il superpoliziotto Antonio Del Greco, l’imprenditore Mauro Ferri con il figlio Matteo, l’artista Mario D’Imperio, il produttore Sergio de Angelis, lo scrittore Emanuele Pecoraro. Non mancavano l’autore di “Techetechetè” Massimiliano Canè, la scultrice Roberta Gulotta, i giornalisti Francesco Lomuscio, Maurizio Pizzuto, Ester Paparozzi, Elio Ippoliti, Antonello De Pierro, Miria Maiorani editrice del “Viviroma Magazine”.
Tra gli affezionati ai lavori di Campanella, spiccavano l’ingegnere informatico Paolo Reale, Raimondo Del Tufo del Mic, l’avvocato Francesco Campagna, il discografico Luca Di Silverio, Andrea Canali dell’Anica, gli autori di colonne sonore Andrea Simone, Roberto Musolino e Umberto Scipione, fresco del “Public Choice Award” ai “World Soundtrack Awards” per il film “La guerra dei nonni”. Presenti anche Luigi Cecconi, Alberto Baldini e Fabrizio Marte, già funzionari del credito cinematografico della BNL.
Campanella: Un Regista Poliedrico tra Passato e Futuro
Pierfrancesco Campanella, elegantissimo in giacca bianca e papillon, ha accolto con entusiasmo i suoi ospiti, ricordando con un sorriso il suo debutto sul grande schermo come attore nel lontano 1982, nel film di Cesare Zavattini “La veritaaaà“. Un’esperienza che lo ha poi portato a intraprendere la carriera di regista, con risultati sempre apprezzabili.
Con un pizzico di orgoglio, Campanella ha sottolineato la sua intensa attività cinematografica recente: dal thriller “Brividi d’autore” al documentario “C’era una volta il beat italiano“, fino al nuovo docufilm a cui sta già lavorando. Un’energia creativa inesauribile che si riflette nella cura e nella passione che traspare da ogni suo progetto.
«Sono molto contento del successo di questo corto,» ha dichiarato Campanella durante la serata. «Raccontare una storia così toccante, con un cast eccezionale come Franco Oppini, è stata un’esperienza molto forte. Spero che il pubblico possa cogliere il messaggio di speranza e resilienza che abbiamo voluto trasmettere.»
Il corto, che ha visto Susanna Ferrando come capo progetto, si avvale della fotografia di Sacha Rossi, del montaggio di Francesco Tellico, delle musiche di Fabio Massimo Colasanti (il cui brano dei titoli di coda, “Antagonist“, è tratto dall’omonimo album di Demoghilas), delle riprese di Francesco Siciliano e del suono di Marco Pagliarin.
Prossimamente al Cinema e nei Festival
Per chi non ha avuto la fortuna di assistere alla premiere, ci sono buone notizie: “2020: Odissea nello spazio Covid” sarà presto disponibile nelle sale cinematografiche con una programmazione “mirata” su tutto il territorio nazionale. Inoltre, il corto parteciperà a numerosi festival cinematografici italiani ed esteri, portando la sua potente metafora e l’intensa interpretazione di Franco Oppini sotto i riflettori di un pubblico ancora più ampio.
A festeggiare il successo di Campanella e della sua squadra non sono mancati i suoi adorati nipoti Chiara e Matteo, e i cugini Beatrice e Francesco, a testimonianza di un legame affettivo che va oltre il set cinematografico. Un finale all’insegna della gioia e della condivisione per un’opera che, con la sua originalità e la sua profondità, ha già conquistato critica e pubblico. Resta ora da vedere chi vincerà questa temibile partita a scacchi tra Franco Oppini e la Morte, ma una cosa è certa: il cinema italiano ha un nuovo piccolo gioiello da ammirare.