Denny Mendez. Foto di Giulio Aquilani
Denny Mendez. Foto di Giulio Aquilani

Denny Mendez: ogni traguardo arriva dall’impegno personale

Incontriamo l’attrice Denny Mendez tra i partecipanti al Premio Internazionale Donnafugata che si svolgerà il 7 settembre a Palma di Montechiaro.

Una donna forte, sicura del percorso intrapreso, pronta a parlarci dei suoi prossimi impegni e di quei primi passi mossi nello spettacolo, dopo averla incontrata al BCT 2024, ricevendo il premio come migliore attrice.

Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Denny Mendez. Il 7 settembre prenderai parte al Premio Internazionale Donnafugata. Quali sensazioni a riguardo e cosa ti lega alla Sicilia?
Sono onorata di poter prendere parte al Premio Internazionale Donnafugata e felicissima di poter tornare in Sicilia, una terra bellissima, in cui ho tanti amici, specie nel ragusano. Un pensiero felice va anche a Peppe Zarbo e Patrizio Rispo che ritroverò presto a Palma di Montechiaro. Peppe e Patrizio sono ormai famiglia, due persone molto care, dopo esserci incontrati sul set di “Un Posto al Sole”, una prima esperienza televisiva importante. E se di Sicilia si parla, proprio recentemente ho vissuto la zona di Milazzo e Catania grazie alla mia tournée, “Cose di ogni giorno”.

Cos’altro ti colpisce della Sicilia?
Negli anni mi ha colpito un bravissimo attore siciliano, Iannuzzo, per via delle sue opere, in particolare, che riguardano Pirandello. Non ultimo, il legame con Rosa Balestrieri, una grande cantautrice, di cui a breve ricorrerà l’anniversario della morte, a settembre. La sua storia è qualcosa di unico e meraviglioso, un ruolo che, se potessi essere per un giorno siciliana, ricoprirei molto volentieri.

Quanto sei cambiata dai quei primi passi mossi nell’ambito dello spettacolo e quali consapevolezze hai raggiunto con il passare del tempo?
Ogni traguardo raggiunto si è palesato con il passare del tempo e con il solo sudore della mia fronte. È un mestiere per cui non mi sono mai risparmiata e che rispetto da sempre. Ci sono ancora degli obiettivi da raggiungere, certo, e lo farò con la curiosità di sempre, con la voglia di affrontare ancora nuove sfide.

Un sogno ancora inespresso?
Sarei felicissima di poter prendere parte ad una serie internazionale in cui rappresentare la mia cultura italiana e, allo stesso tempo, anche quella domenicana. Mi piacerebbe, inoltre, poter imparare un dialetto, questo perché credo nelle radici. Imparerei volentieri l’emiliano o il siciliano (ride).

Viviamo una società sempre più orientata verso l’errore, verso uno spaesamento generale. Quali valori cerchi di trasmettere a tua figlia affinché possa affrontare nel miglior modo possibile il suo futuro?
Non è facile capire come supportare i propri figli. Oggi vige un’indifferenza totale su varie tematiche, sul quotidiano. Lei ha otto anni, è ancora piccola, ma cerco di trasmetterle di non snaturarsi, di rispettare le sue scelte, il giusto ‘compromesso’, una parola chiave a mio parere. L’onestà e la lealtà premiano sempre, così come il divertirsi, il poter apprezzare le piccole cose.

Denny Mendez, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico, nei limiti del possibile?
I miei prossimi impegni saranno legati al progetto “Dutch III”, le cui riprese sono state realizzate tra Palermo e gli Stati Uniti, e alla seconda serie di “Maria Corleone”, per Mediaset. Due lavori che mi riportano alla Sicilia. L’altra in uscita, invece, è “Storia di una Famiglia Perbene” con Giuseppe Zeno e Euridice Axen.

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