Ascanio Pacelli tra cinema, sport e TV

Ascanio Pacelli a Venezia. Foto dal Web

Ascanio Pacelli tra cinema, sport e TV

Una prima esperienza da protagonista per Ascanio Pacelli nel film “Il tempo è ancora nostro”, un progetto basato sul golf.

Quella del golf è una passione e professione, che Ascanio Pacelli, nutre da sempre. Un incontro piacevole perché legato anche all’amore che nutre per la sua famiglia, un sentimento enorme, e caratterizzato da una novità, la conduzione del nuovo programma di Real Time, “The Golden Bachelor”.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Ascanio Pacelli. Protagonista de “Il tempo è ancora nostro”, cosa puoi dirci a riguardo?
La mia avventura a stretto contatto con il golf ha avuto inizio all’età di sei anni, grazie ai miei genitori. Negli anni sono diventato professionista, istruttore e giocatore (con risultati mediocri… purtroppo). Una passione mai mollata, qualcosa di cui sono diventato dipendente. Nel giugno del 2022 ho incontrato Maurizio Matteo Merli, anche lui golfista, che ha visto in me le giuste qualità, e fisiche e caratteriali, per poter affrontare il ruolo da protagonista nel suo film. Un progetto che in parte parla di me e che ha riscosso grande curiosità sia per la tematica trattata che per il modo in cui è stato girato. Interpreto Tancredi, un ragazzo che ama questo sport, passione condivisa con un amico di sempre, Stefano. Due personaggi caratterizzati da uno stile di vita differente… Non vi svelerò altro per non togliervi la giusta curiosità.

Come hai vissuto il set, i compagni di avventura, regista compreso?
Posso dirti, per prima cosa, che questo personaggio ha reso ancora più chiaro in me quanto sia fondamentale avere una famiglia al proprio fianco e quali sono i fondamenti importanti della vita. Tanto devo anche al cast, al regista Maurizio Matteo Merli e al suo aiuto, Livio Bordone, con cui si è creato un ottimo rapporto, lo stesso vale con Miguel Gobbo Diaz, Andrea Roncato, Mirko Frezza, Vicktorie Ignoto e tutti coloro che ne hanno preso parte. Ho portato sul set la disciplina appresa in questi anni di attività sportiva, un viaggio bellissimo, a cui ho dato tutto me stesso, senza risparmiarmi, complimento ricevuto da tutti ma sono più che pronto a sottopormi al giudizio di chiunque, come è giusto che sia. Ciò che conta, a mio avviso, e lo dico anche da Presidente della PGA e Consigliere Federale, è che questo sport sia visto come qualcosa di accessibile a tutti, perché il golf non è soltanto per ricchi o per persone adulte.

Pensi che “Il tempo è ancora nostro” possa avere un seguito?
Il film mi ha davvero emozionato, ho pianto nel rivederlo, e sono certo che per come è stata sviluppata la storia si potrebbe ricavare un’intera serie di sette o anche otto puntate… C’è da raccontare, c’è del materiale di cui poter ancora parlare.

Questa estate, tu e la tua famiglia, avete regalato ‘a tutti noi’ una grande e importante visione di unione, qualcosa che non sempre accade nel quotidiano, il tutto attraverso il viaggio e non solo…
Grazie al Grande Fratello ho trovato una persona meravigliosa con cui ho dei figli fantastici. Nessun segreto tra noi, le discussioni accadono, ma viviamo la normalità, senza alcun segreto, senza lasciare nulla al caso. Amo viaggiare con loro, condividere esperienze importanti, così come il quotidiano, ma siamo di certo fortunati e insegno loro che tutto ciò è raro e va rispettato, così come vanno rispettate le persone che non possono viverle. Condividiamo per amore, per portare agli altri qualcosa in più, consapevoli che ci sia quell’uno per cento pronto a criticare, a non comprendere. Non c’è nulla di male nell’essere come siamo, nel vivere la vita che ci appartiene.

Quale rammarico o mancanza, se vogliamo, accompagna il tuo vissuto?
Il non essere diventato famoso per i miei successi sportivi, una sensazione che mi accompagna spesso. Amo il mio lavoro, è parte di me, ma il rammarico di non essere riuscito a dovere, da vincitore, in questo sport non mi lascia. Ho recitato due volte in teatro, ho preso parte al film di cui parlavamo poc’anzi, ho presentato dei programmi televisivi e ne presento anche un altro, al momento. Ho un continuo bisogno di riempire alcuni spazi, di essere sempre in attività, con questo rammarico nel cuore…

Una passione, quella per il golf, che immagino tu voglia trasmettere anche a tuo figlio, Tancredi?
Sicuramente! A mia figlia importa poco, Tancredi, invece, ha iniziato recentemente ma credo abbia una passione ancora più forte per il basket, con poca scintilla per il golf. La scintilla ha, invece, toccato Katia, dopo vent’anni dall’inizio della nostra storia. Ne sono felicissimo!

Quali valori tu e Katia (Pedrotti) cercate di trasmettere ai vostri figli affinché possano affrontare al meglio il loro futuro?
Esiste, oggi, un canale di comunicazione abbastanza complicato tra me e i miei figli, qualcosa che credo riguardi un po’ tutti, oggi. Ai miei tempi post studio vivevamo un’esistenza molto più facile, caratterizzata da cose semplici. Diversamente accade oggi. I nostri ragazzi vivono rapporti forti, per pochi mesi, per poi perdersi, mettendo in discussione il tutto. Rapporti poco solidi, rotture improvvise, per situazioni non chiare, non definite. Un vivere le persone in maniera bulimica e il nostro obiettivo è quello di non essere amici, bensì genitori, come è giusto che sia, insegnando loro il rispetto in ogni sua forma, dal vivere gli altri allo stare a tavola, rispettando tutti, dal primo all’ultimo, al di là del ceto sociale, di qualsiasi altra cosa. È faticoso, ma tocca farlo!

Al timone di “The Golden Bachelor”, un nuovo format acquisito dalla Freemantle, quali sensazioni a riguardo?
Si tratta di un format americano dal successo pazzesco, negli Stati Uniti, e io ne sono alla conduzione. Sedici donne acculturate dovranno conquistare, come possibile, uno scapolo d’oro, per ben otto puntate. Una grande opportunità, quella che mi è stata offerta, motivo per cui ringrazio Barbara Boncompagni e la rete, e che mi consentirà di mettermi nuovamente alla prova in una meravigliosa villa sull’Appia Antica. Un programma che vivo in maniera differente anche perché credo di essere stato scelto perché sono la prova, insieme a Katia, del fatto che un sentimento forte può svilupparsi all’interno di un reality, niente di più bello e vero.

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