Aida Flix: sogno un ruolo da protagonista
Una giovane promessa della recitazione, già apprezzata ne “Il Segreto”, oggi in “Vita da Carlo 3”, incontriamo Aida Flix.
“Vita da Carlo 3”, ad opera del regista e attore Carlo Verdone, vede la giovane e più che abile Aida Flix, un tempo apprezzata ne “Il Segreto”, tra i suoi protagonisti. Una ragazza acqua e sapone, seppur dai tratti bellissimi e autentici, pronta a parlarci del grande amore che nutre per la recitazione, per la sua famiglia, per l’Italia, divenuta una seconda casa…
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Aida Flix. Da qualche giorno possiamo ammirarti in “Vita da Carlo 3” al fianco di Verdone e degli altri componenti del cast. Come ti sei avvicinata a questa serie e cosa ti ha regalato sin dal primo incontro sul set?
Sono felice di poter essere con voi! Mi sono avvicinata a “Vita da Carlo 3” realizzando un primo provino, un self tape, per poi incontrare, una volta in Italia, Valerio Vestoso e lo stesso Carlo Verdone, insieme ai casting director. Con loro c’era anche Filippo Contri con cui ho già lavorato ne “Il grande gioco”. Trovarlo lì mi ha reso felice perché ho potuto incontrare di nuovo un volto amico. Un aneddoto curioso ha accompagnato questa esperienza sin dall’inizio. Verdone cercava una ragazza più giovane e nel sapere la mia età, dopo avermi scelta, ne è rimasto sorpreso. Questa cosa ci ha divertito molto (ride).
Quali rapporti si sono sviluppati sul set con i nuovi colleghi di avventura e come hai vissuto il periodo in Italia?
Sul set siamo stati una famiglia, specie con i colleghi con cui ho potuto lavorare di più. Sono stata accolta benissimo e lo stesso vale fuori dal set. Ora conosco tante persone che vivono nella splendida Roma che mi hanno accolta benissimo e sono ormai parte del mio cuore. La paura, quando non si è parte di una città, consiste proprio nel pensare di poter essere sola. Non è stato così, per fortuna.
Da quanto tempo, di tanto in tanto, passi dei periodi in Italia?
Ero già stata in Italia prima della pandemia, per poi tornare in Spagna non appena mi è stato possibile, visti i pochi set aperti in quel periodo. Ho poi avuto la fortuna di prendere parte a “Il grande gioco”, per Sky, che mi ha permesso di tornare e, da allora, l’Italia mi accoglie sempre a braccia aperte, tutte le volte in cui è necessario.
Quali sensazioni ti sta regalando questa penisola e cosa ti auguri di poter realizzare qui in futuro?
L’Italia mi ha accolto a cominciare dal successo ottenuto con “Il Segreto”. Spesso ero da voi per delle interviste ed il pubblico, così come i presenti in trasmissione, mi hanno sempre regalato tanto affetto, clamore e divertimento.
La recitazione è ormai parte del tuo quotidiano, un lavoro che ami sempre più e che cresce di pari passo con la tua bravura, simpatia e umiltà. Cosa sta regalandoti in tutti questi anni?
Mi regala tanto! Sin da piccola desideravo raccontare storie, portare una riflessione al pubblico. Oggi ho la fortuna di fare tutto ciò ed amo la psicologia del miei personaggi, della mia Eva in “Vita da Carlo 3”, così come di Amalia, una vera cattiva ne “Il Segreto”. Un regalo poter vivere di questa professione, più che un lavoro. Non potrei essere più felice!
Quali ruoli vorresti poter affrontare in futuro?
Non saprei dirti, sai? Ogni ruolo rappresenta una nuova sfida da affrontare. Ad oggi non ho ancora interpretato, però, una protagonista, un’esperienza che accetterei molto volentieri. Ecco, forse è questo che manca davvero!
Chi è Aida Flix e quali passioni caratterizzano il tuo vissuto?
Aida è una ragazza molto timida e allo stesso tempo semplice e pronta a scoprire il mondo attraverso la recitazione. Un modo per mettere da parte la timidezza che mi caratterizza. Sono riservata ma anche capace di concedere qualcosa del mio modo di essere alle persone a cui voglio bene.
Come vivi il rapporto con il pubblico, con tutti coloro che ti riconoscono?
Ai tempi del Segreto le persone non erano sempre gentili nel vedermi ricoprire i panni di una cattiva. Nel complesso, però, posso dire di aver ricevuto molti più complimenti, una cosa che ovviamente fa piacere. Ricordo che mia mamma mi ripeteva spesso che l’antipatia delle persone era dovuta al fatto che stavo facendo bene il mio lavoro. Quindi ho poi cominciato a vedere il tutto con un’accezione positiva…. questo perché non è sempre facile interpretare un cattivo.
A dimostrazione delle tue abilità attoriali…
Sicuramente! È molto divertente interpretare un cattivo. Puoi permetterti di andare molto oltre ma i giudizi esterni non sempre sono facili da buttare giù.
Che ricordo hai di quegli inizi legati alla recitazione?
A diciotto anni mi sono trasferita a Barcellona per apprendere sempre più cosa fosse questo mestiere, per poi iscrivermi in un’agenzia e prendere parte ad un primo film importante. È una professione che regala, purtroppo, instabilità, non sempre facile da gestire, in ogni senso, ma è piacevole poter essere parte di questo mondo.
Affronteresti, un domani, la scelta di lasciare tutto per trasferirti in Italia per prendere parte a più produzioni possibili?
Al momento ti direi di sì! E direi di sì perché questo è il mio sogno. Se non potrò ottenerlo nel mio paese, non vedo perché dovrei dire no ad altre esperienze. Sarei davvero felice di poter vivere di questa professione… l’unico dispiacere sarebbe nel lasciare la mia famiglia, specie perché sono figlia unica…
La bellezza, si sa, è una garanzia, un ottimo lasciapassare. A tuo avviso quanto conta, specie in questo ambito?
Il fisico è sicuramente importante, ne sono consapevole. Di persone al mondo ce ne sono tante e forse non è nemmeno giusto dire che si debbano adottare degli stereotipi ma nel cinema, nello spettacolo, si sa, si tende ad influenzare il tutto, senza dimenticare quanto sia importante l’essere bravi e preparati, in particolar modo.
Cosa ne pensa la tua famiglia di questa tua passione, divenuta poi un lavoro vero e proprio?
Loro sono felicissimi per me ma questo lavoro, si sa, non sempre regala soddisfazioni. Ci sono momenti in cui le certezze vengono a mancare, non arrivano soldi, diventa difficile quindi comprendere cosa motivi tutto questo. Specie per un domani, nel momento in cui vorrò formare un’eventuale famiglia.
Di certo saprai regalare a tutti loro grandi soddisfazioni…
Spero proprio di sì! Non desidero altro.
Aida, che periodo stai vivendo?
Un periodo di felicità, specie dopo la premiere di “Vita da Carlo 3”. Inoltre ho preso parte ad un film, in Spagna, che uscirà a breve e nel 2022 ho realizzato un ulteriore progetto con Isabel Coixet, che racconta una storia di violenza subita all’età di quindici anni. Parliamo di consenso, di qualcosa di così importante da riuscire, per fortuna, a coinvolgere molte ragazze che ora sono finalmente pronte a denunciare.
È stato un vero piacere, Aida Flix. Ti rivedremo presto in Italia?
Certamente! Ho sempre voglia di tornare a Roma, di visitare la città, di ritrovare le tante persone conosciute… e chissà!