Valeria Ancione con il suo libro La dittatura dell'inverno
Valeria Ancione con il suo libro "La dittatura dell'inverno"

La Dittatura dell’inverno, di Valeria Ancione

Valeria Ancione, nata a Palermo ma cresciuta a Messina. Trasferitasi a Roma nel 1989, ha iniziato la sua carriera come giornalista al “Corriere dello Sport”.

La sua passione per il racconto delle donne nello sport e l’impegno contro la discriminazione e gli stereotipi di genere permeano le pagine dei suoi romanzi, confermandola una voce importante nella letteratura contemporanea italiana.

Con lei, per la rubrica Libri e Scrittori, parliamo de La Dittatura dell’inverno, il suo romanzo di esordio che esplora il vissuto femminile, attraverso la protagonista Nina all’alba dei quarant’anni, pubblicato da Mondadori nove anni fa e che oggi ritorna in una nuova edizione grazie a il Narratore, che lo rilancia in audiolibro con la voce di Virginia Alba, ma anche nelle versioni cartacea e digitale.

IL LIBRO E’ DISPONIBILE QUI

Valeria Ancione, ben trovata su La Gazzetta della Spettacolo. Un esordio con la grande editoria e da allora non ti sei più fermata, affiancando il giornalismo all’attività letteraria…

“Uno è stato palestra dell’altra, e insieme mi hanno completato come “artigiana della scrittura” come amo definirmi. La mia carriera professionale mi ha permesso di fare cose bellissime, per esempio seguire il calcio femminile. Da qui il mio racconto si è radicato sul femminile. Infatti dopo “La dittatura dell’inverno” è arrivata la biografia romanzata dell’ex calciatrice Patrizia Panico, “Volevo essere Maradona” per Mondadori Ragazzi. Non è stato facile conciliare l’attività di giornalista con quella di romanziera e di madre pure… Faticoso. Ma ce l’ho fatta. Era la mia strada ed è difficile fermarsi e rinunciare dopo essere riuscita a pubblicare”.

Questo libro colpisce fin dal titolo, forte e di sicuro impatto, in contrasto col romanzo che rimanda aria, sole, calore. Nina è, infatti, donna di mare, mal sopporta l’inverno, ha cinque figli, un marito, Michele, che ama e con cui condivide il lavoro nelle librerie. Ma, cosa succede?

“Succede che si innamora. A Nina non manca niente, non ha vuoti da colmare, di amore abbonda, nel dare e ricevere, eppure un nuovo amore trova spazio. La verità è che non servono vuoti, lo spazio per l’amore, improvviso e imprevedibile, c’è sempre. Per innamoramento intendo qualsiasi cosa o persona susciti in noi nuove sorprendenti emozioni. Nel caso di Nina tutto questo si chiama Eva. Decisamente un impensabile amore, che con i suoi piaceri e dispiaceri per fortuna non ha età. È uno sconvolgimento che impone il cambiamento”.

La voce di Virginia Alba, che ha letto anche Il resto di Sara, sempre per il Narratore, è capace di restituire la profondità del racconto, con una intensità che caratterizza da subito l’esperienza d’ascolto. Come è stato il lavoro “dietro le quinte” di Valeria Ancione?

“Virginia Alba ha una voce calda, avvolgente. La sensazione che provo ascoltandola è di essere trascinata dentro a un quadro, con lei che ti mostra i colori. Con Virginia c’è un’intesa bellissima. Al primo romanzo timidamente ho chiesto a Cristiana Giacometti, editrice del Narratore, se fosse possibile conoscere Virginia. Volevo solo sapere a chi consegnavo i miei personaggi e soprattutto le mie donne. Temevo che mi dicesse di no, perché poteva sembrare un’invadenza sul lavoro dell’attrice. Ovviamente non è stato così. E alla fine si sono ritrovate due donne, io e lei, che si stavano cercando senza saperlo. È la magia di un romanzo: mette in connessione. E questa connessione tende ad allargarsi: parte dalla mia agente Loredana Rotundo, passa per Cristiana e arriva a Virginia. E non finisce qui, lo sento”.

Ed è notizia recente che Virginia Alba leggerà anche l’ultimo tuo lavoro, E adesso dormi, pubblicato nel 2023 da Arkadia editore. Confermi?

“Confermo, confermo. Visto? La connessione continua… E per quando mi riguarda non ha solo a che fare con il lavoro, c’è qualcosa di più. C’è una confidenza che genera curiosità ed entusiasmo. C’è scambio di esperienze, informazioni, idee, vita. I libri così pulsano. Quindi sì, è in uscita anche E adesso dormi in audiolibro e io sono felice per Gina, la protagonista, ma soprattutto per il piccolo Jonathan. Leggete e ascoltate il romanzo e capirete perché”.

Nina ed Eva sono le due donne a cui ha fatto seguito un filone tutto al femminile. C’è un fil rouge con le protagoniste degli altri tuoi libri venute dopo?

“La scelta delle donne è naturale per certi versi, per altri viene dal mio impegno di giornalista che molto si è concentrato sul femminile, sulla lotta alla discriminazione di genere, sulla battaglia per la parità dei diritti. Ma lo devo anche a Giulia Ichino, la mia prima editor di Mondadori, è stata una illuminazione per me. Le donne sono la mia ispirazione perché mi sorprendono, seppur di fantasia hanno la determinazione, il coraggio, la sfrontatezza di rubarmi la storia e scriverla come pare a loro. Non ho finito con le donne”.

Parafrasando Shakespeare, per concludere: Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente… questo libro è più che una storia d’amore, vero Valeria Ancione?

“È una storia sull’amore in tutte le sue forme. E tutte lecite anche quelle che appaiono illecite o peccaminose. L’amore non è mai peccato e se ti dicono che lo è ama il tuo peccato. Ama l’amore. L’amore non ha spiegazioni e giustifica tutto, tranne la violenza”.

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