Ivan Granatino
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Ivan Granatino: con Giusy Attanasio, l’abbiamo fatta “Nera”

Un nuovo singolo per il cantante Ivan Granatino, “Nera”, realizzato insieme alla collega Giusy Attanasio.

Un rinnovato sodalizio d’agosto, giunto al suo terzo anno, una collaborazione che da sempre porta ottimi risultati ed un sound più che apprezzato.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Ivan Granatino. Un nuovo singolo all’attivo, “Nera”, una rinnovata collaborazione con la cantante Giusy Attanasio. Cosa puoi dirci a riguardo?
La collaborazione con Giusy ha avuto inizio nel 2017, un’alchimia che non si spiega, quasi last minute, oserei dire (ride). È nata così “Vieni appresso a me”, successivamente “Obsesión” ed ora “Nera”, tutte datate agosto. Sia con Obsesión che con Nera, sin dalla prima settimana, abbiamo raggiunto la classifica numero uno delle tendenze, una coppia da cento milioni di visualizzazioni, se vogliamo sommare i tre singoli insieme. Ogni collaborazione si dimostra essere fortunata e ne siamo sempre più felici!

Un pezzo nato qualche tempo fa…
Si, ho scritto “Nera” un anno e mezzo fa e doveva, inizialmente, rientrare nell’album “Famiglia”, di recente pubblicazione. Essendo un lavoro molto introspettivo, quello legato al disco, ho pensato di farlo uscire successivamente, segno che con Giusy doveva andare ancora una volta così…

Ivan Granatino e Giusy Attanasio sul set di Nera
Ivan Granatino e Giusy Attanasio sul set di Nera

Sei tra i cantanti più apprezzati del panorama partenopeo e non solo. Che ricordo hai dei primi passi mossi in ambito musicale?
Ricordo i sacrifici, soprattutto, la perseveranza, le mille porte in faccia. Oggi, per fortuna, ho un pubblico che mi ama e me lo dimostra come può. A breve, tra l’altro, ci sarà un evento a me dedicato, il 14 settembre, in occasione dei miei quarant’anni, all’Arena Flegrea. Per l’occasione il pubblico ha già risposto benissimo, mancano una manciata di biglietti per raggiungere le 6.000 persone. Loro mi hanno portato fin qui e sono dell’idea di dover festeggiare a dovere, tutti insieme.

Che ricordo porti con te dell’esperienza a “The Voice of Italy” del 2014?
Ogni esperienza è un viaggio a se e i viaggi, si sa, ti arricchiscono. Ho avuto il piacere di conoscere l’immensa Raffaella Carrà, Noemi, Piero Pelù ed il coach J-Ax, grazie a quel programma. Qualcosa di costruttivo ma che, purtroppo, mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca dovuto alla mia provenienza da Napoli, un luogo che porta ancora dei pregiudizi con sé. Oggi, per fortuna, Napoli sta affermando sempre più la sua cultura musicale, basti guardare a Geolier e tanti altri. Ho vinto The Voice al buio, senza sapere chi fossi, quando hanno poi capito qualcosa in più su di me sono stato ‘fatto fuori’ per via della mia carriera già avviata e delle collaborazioni avute. A mio avviso il programma rappresentava una finestra sull’Italia, qualcosa di difficile all’epoca, diversamente lo è oggi con un maggiore avvento dei social.

Quale messaggio vorresti poter lanciare ai giovani, che si tratti di musica o sociale?
Nel mio disco, “Famiglia”, racconto la mia vita ma anche quella degli altri. Le nuove generazioni sono legate all’apparire, al materialismo, dimenticando che l’unica vera ricchezza è la famiglia, questo il mio messaggio. Se di lavoro si parla, invece, consiglio a tutti di perseverare nel mandare avanti la propria strada, senza farsi mai abbattere dai no.

“Famiglia” parla anche dei tuoi figli con il pezzo “O senso da’ vita”…
Si, ho dedicato ai miei figli quest’ultima traccia perché sono davvero dell’idea che i figli siano il reale senso della vita.

Ivan Granatino vicino ai quarant’anni, come dicevi poc’anzi, ma cosa manca a questo tuo percorso?
C’è ancora tanto da costruire, da realizzare, e questo è il motivo per cui preferisco non dare sempre forma a tutto. Avere una motivazione per andare avanti, un obiettivo da raggiungere, ti porta a dare sempre più… Questo è il motivo per cui spero di non realizzare mai del tutto i miei sogni.

Cosa è racchiuso in “Nera”?
“Nera” è un pezzo leggero, racconta una tipica giornata, una coppia che si ama. Nel brano parliamo anche di scongiuri, della voglia di stare insieme, di qualcosa di reale con parole utilizzate tutti i giorni ma mai ascoltate prima in una canzone. Ci auguriamo possa diventare un successo e, al momento, l’inizio è stato top.

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