Incontriamo la cantante Giusy Attanasio in occasione del singolo in cui duetta insieme ad Ivan Granatino, “Nera”.
Una rinnovata collaborazione, un sodalizio ormai più che rodato, un modo per vivere in allegria la nostra estate.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Giusy Attanasio. Una rinnovata collaborazione con il collega Ivan Granatino per “Nera”, un successo che si rinnova. Cosa sta regalandoti questo progetto?
Una terza collaborazione, qualcosa che ho desiderato e richiesto espressamente ad Ivan Granatino. Si trattava, inizialmente, di un altro pezzo, una baciata ma la scelta è poi ricaduta proprio su “Nera”, una canzone che avrebbe dovuto cantare da solo. Le visualizzazioni sono tante, siamo primi in classifica, stiamo andando davvero forte!
Di buon auspicio il fatto che i vostri singoli siano pubblicati sempre ad agosto…
Verissimo! (Ride) Ne siamo felici.
Che ricordo porti con te di quelli che sono stati i tuoi primi passi mossi in ambito musicale e quali consapevolezze hai raggiunto?
I miei inizi sono stati davvero complicati, non facili. La prima canzone piacque subito ma nessuno sapeva nulla di me. È stato il tempo ad aiutarmi, ad aprirmi la strada, anche grazie alla realtà racchiusa nei miei brani. La vita è fatta di alti e bassi, si piange e si ride, e come possibile cerco di raccontare ogni minimo particolare al mio pubblico. Ho raccontato anche tanti amori segreti e poi ci sono le hit estive che portano tanta allegria. Per fortuna, da ben tredici anni, riesco in tutto ciò…
Manca ancora qualcosa a questo tuo percorso?
Amo recitare, difatti due anni fa ho preso parte ad un film. Sarei davvero felice di ripetere questa esperienza con una produzione forte alle spalle. Il film piacque ma fu visto soltanto al sud, purtroppo.
Quale ruolo vorresti poter ‘vestire’?
Sono capace sia di far ridere che di far piangere, quindi non saprei scegliere. Lo scorso anno sono stata al fianco di Sal Da Vinci in “Masaniello Revolution”, una bellissima esperienza.
Cosa ti ha regalato il palcoscenico in quell’occasione?
Sul palco si vive di grandi emozioni! Le cerimonie mi portano tanto, le persone mi vogliono bene e mi acclamano ma desidero avere una carriera che possa portarmi a districarmi tra la recitazione e il canto. Ne sarei davvero felice!
Giusy Attanasio sei da tempo mamma e, a tal proposito, quali valori cerchi di trasmettere ai tuoi figli affinché possano vivere al meglio il loro futuro?
Difficile dare una risposta a questa domanda! Sono spesso fuori casa, e lo stesso vale per mio marito, dal momento in cui è il mio produttore. Si cerca, come possibile, di tramandare i valori che ci hanno trasmesso i nostri genitori, con la speranza che possano apprendere il più possibile.
Quali consigli vorresti dare a tutti coloro che pensano di voler intraprendere una strada legata al mondo dello spettacolo?
È difficile poter intraprendere questo percorso oggi. I social rendono tutto più complicato, io stessa non avrei saputo cosa fare, che strada scegliere, se non avessi avuto quel pizzico di fortuna in più…
Guardando al futuro, cosa puoi anticiparci?
Il mio ultimo album è stato pubblicato a maggio e non ne usciranno altri, nell’immediato. Di certo in futuro ci saranno altri singoli, il primo tra novembre e dicembre. Si tratta di un progetto non estivo, scritto e prodotto da Franco Ricciardi, qualcosa che piacerà. Sono, tra l’altro, reduce da “Scengo da coppe e quartiere”, un successo in Italia e altrove e poi ci sarà un tour teatrale tra l’Italia e l’estero.