Valerio Scanu: vivo con i piedi ancorati per terra

Valerio Scanu. Foto di Serafino Giacone

Valerio Scanu: vivo con i piedi ancorati per terra

Intervista al talento vocale di Valerio Scanu, che si racconta nel suo percorso in musica, in TV, fino ad arrivare al nuovo singolo.

Incontro con Valerio Scanu, dopo l’esperienza ad “Ora o mai più”, in occasione dell’uscita del suo ultimo singolo, “Solo con una parola” presentato proprio durante il programma. Un talento nato durante il programma della De Filippi, “Amici”, una voce apprezzatissima…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Valerio Scanu. “Solo con una parola” è il titolo del tuo ultimo singolo ascoltato per la prima volta durante la finale di “Ora o mai più”. Come ha preso forma il brano?
Questo brano è stato realizzato insieme ad Elio De Pasquale e ha preso forma circa un annetto fa, per poi essere volutamente scelto per essere presentato alla finale di “Ora o mai più”. Nasce come un racconto, per poi trasformarsi in ciò ché, per puro caso, è il mio vissuto. Il fine è molto semplice, legato all’accorgersi, dopo varie vicissitudini, che basta davvero poco per essere felici, realizzati e stare bene.

A tal proposito, quale messaggio vorresti poter trasmettere attraverso questa canzone?
Non ho mai pensato a cosa trasmettere! Ho sempre cantato per puro istinto e se arriva un pizzico di emozione bene, ne sono felice, ma ciò accade perché magari una persona ha la possibilità di ritrovarsi nei miei testi, nelle mie musiche. Puro istinto, non per piacere, per forza di cose.

In “Ora o mai più”, il programma andato recentemente in onda su Rai1, hai portato il tuo modo di essere, la naturalezza che ti contraddistingue e il pubblico ha apprezzato…
Ho ritrovato il mio pubblico, certo, ma allo stesso tempo c’è anche chi non mi ama del tutto. Non sono maleducato, non sono persona da offendere gli altri, ma capita che non ci sia un grande amore da parte di tutti e questo contribuisce a creare due fazioni.

Sei, ad ogni modo, un artista poliedrico, capace, dedito sia alla musica che a tanto altro, come dimostrato dall’esperienza a “Tale e quale”… 
Si, forse anche perché tutto alla fine è parte dello stesso ramo.

Quanto sei cambiato da quella partecipazione al programma di Maria De Filippi, nel 2008?
Sento di essere cambiato poco. La tempra è la stessa e forse sono sempre stato un po’ ‘vecchio’ (ride). Si potrebbe benissimo dire che il cantante è cresciuto di pari passo con l’essere umano.

Cosa manca a questo al percorso di Valerio Scanu?
Non so perché ma, a un certo punto, ho cominciato a sentire la mancanza della vita universitaria, cosa che ho poi scelto di fare. Mi sono iscritto all’università, ho preso parte a convegni e a tutto ciò che riguarda, insieme alla mia migliore amica che aveva precedentemente interrotto il percorso. Abbiamo ricominciato insieme e questa cosa mi è piaciuta molto. Non ultimo, ti dirò, mi avrebbe fatto piacere incontrare il doppiaggio ma, a quanto pare, è un sentimento non corrisposto.

Una persona a cui pensi di dovere un sentito “Grazie”?
Tralasciando la mia famiglia? Direi grazie a tutte le persone incontrate durante il mio percorso. Se pensiamo all’ultima esperienza vissuta, “Ora o mai piu”, devo di certo un grazie enorme alla Rettore. Non è stata la mia coach ma è stata, a suo modo, molto di più. Ci sentiamo spesso, si è creata una bella amicizia, ma resta comunque un personaggio mitico, un pezzo di storia. A stupirmi, ancora oggi, il fatto che sia sempre lei a scrivermi per prima e questo mi inorgoglisce e mi rende felice del continuo confronto che abbiamo.

Quali miti hanno guidato questo tuo percorso?
Whitney Houston, su tutti.

Quali sono, invece, i sogni ancora chiusi nell’ormai famoso cassetto?
Non lo so, sai?! Oggi è cosi difficile realizzare qualcosa e io, da sempre, vivo con i piedi ancorati per terra. Oggi, il mio sogno, è forse nella possibilità di essere ancora apprezzato dal pubblico, quel pubblico a cui devo tanto. Se proprio dovessi parlarti di un altro sogno, potrei nominarti il teatro, il musical…

Anticipazioni future?
Sono uno con i piedi molto ben radicati nel presente. Il futuro prossimo prevede concerti, sperimentazioni, promozioni, senza troppi arzigogoli.

Quanta voglia hai di ritrovare il tuo pubblico dal vivo?
Io ed il mio pubblico non ci siamo mai persi. L’ultimo concerto risale a tre mesi fa…

Lascia un commento