Ogni motore a scoppio è composto da camere in combustione in cui il carburante viene in qualche modo acceso.
Questa esplosione, per cui si parla anche di motore a scoppio, avviene in modi diversi per il motore alimentato a benzina e per quello alimentato a gasolio, il motore diesel. In entrambi i casi, l’elemento elettrico ha un ruolo nel preparare o nello scatenare l’esplosione che trasforma l’energia chimica in energia termica (calore) ed energia cinetica (movimento).
Per questo motivo si parla di candele e candelette, due nomi molto simili, per due oggetti in realtà diversi e dal comportamento diverso.
La candela è una componente fondamentale di ogni motore alimentato a benzina, serve ad accendere la miscela di aria e carburante nella camera di combustione. Riceve l’energia dalla bobina di accensione e la scarica nel momento giusto (grazie alle regolazioni di centralina).
Una candela è composta da tre elementi principali: un corpo metallico, un terminale e un corpo ceramico. La ceramica funge da isolante e riveste l’interno in metallo per isolare l’energia e quindi la scarica, con aumento di resistenza; il corpo metallico è quello che genera la scintilla e contiene gli elettrodi e la parte filettata; il terminale è la parte superiore, che in genere ha un filetto e collega alla pipetta.
La candelette è un elemento a incandescenza (quindi niente scintilla), si trova vicino agli iniettori di un motore Diesel alimentato a gasolio e serve a facilitare l’accensione del carburante quando il motore è freddo. Svolgono quindi una funzione di preriscaldamento. Questo perché il gasolio in realtà scoppia per combustione spontanea dovuta alla pressione e alla temperatura, mentre la benzina ha bisogno dell’ innesco (scintilla).
Esistono vari tipi di candele e candelette, ma in genere si possono trovare ottimi prodotti e i prezzi non sono eccessivi. Candele e candelette vanno sempre monitorate, perché sono sottoposte a forti stress termici, essendo all’interno del motore. Se una candela non funziona, il motore “perde i colpi” cioè ci sono delle mancate accensioni. Ciò avviene anche se la candela funziona, ma nel momento sbagliato, per una mancata regolazione della centralina. In genere, se la candela è fuori fase, il combustibile non brucia completamente e va a bruciare negli scarichi, creando del fumo nero. In ogni caso, il motore perde potenza, anche molto.
Le specifiche tecniche di candele e candelette sono molto precise e dettagliate, quindi non si possono sostituire a caso. Distanza tra elettrodi, usura dell’isolante, consumo, sono tutti parametri che ogni casa costruttrice valuta per indicare i tempi consigliati di sostituzione. Il cambio candele e candelette non è molto costoso, se si tratta di una sostituzione preventiva, mentre in caso di guasto, se ci sono danni collaterali (ad esempio per l’esplosione del carburante al momento sbagliato si possono rovinare la testa cilindro o le valvole) allora il costo diventa molto superiore e non vale davvero la pena rimandare questo intervento.
È possibile fare da soli e risparmiare? Sì, basta un po’ di praticità con la meccanica e la struttura del motore. Nel caso delle candelette, ad esempio, basta partire con un controllo (si usa un misuratore chiamato multimetro). Si scollegano i cavi elettrici dalle candelette e si collegano al multimetro. La resistenza dovrebbe essere tra 0,5 Ohm e 2 Ohm. Se la resistenza è eccessiva, la parte non fa il suo lavoro e va cambiata. Per intervenire serve una chiave a tubo (per svitare i pezzi) e una chiave dinamometrica (per avvitare seguendo la forza indicata dal produttore). Se il filetto è ossidato si può usare uno sbloccante (tipo WD-40).
Per le candele, in genere l’intervallo di sostituzione è di 15-40 mila km e dipende dai pezzi e dall’utilizzo del motore. I sintomi di un malfunzionamento, oltre alla già citata perdita di potenza, sono: un minimo irregolare (il motore non conta su tutte le candele), difficoltà a partire, aumento del consumo, vibrazioni. Le candele si possono rompere per motivi non propri, ma per altre cause: additivi sbagliati nel carburante (depositi di cenere), bruciature sulla ceramica (presenza di olio), elettrodi fusi (punto termico sbagliato), presenza fisica di olio, fuliggine, bruciate sui lati. In ogni caso, se si cambiano le candele (o più raramente le candelette) per motivi diversi dall’intervallo di sostituzione, è sempre meglio fare un
controllo per cercare se esiste un altro problema al motore.
Fonti informative:
https://www.auto-doc.it/pezzi-di-ricambio/candeletta-10252
https://wheels.iconmagazine.it/info-utili/candele-auto-cosa-servono-come-funzionano