Chiara Fabiano: pronta a qualsiasi sacrificio per il doppiaggio

Chiara Fabiano: pronta a qualsiasi sacrificio per il doppiaggio

Il suo “amato doppiaggio” raccontato nel dettaglio da una delle protagoniste di questo lavoro, Chiara Fabiano.

Una giovane doppiatrice, Chiara Fabiano, pronta a prestare la voce ad un’altra giovanissima, Jenna Ortega. Il 20 ottobre anche la Fabiano prenderà parte al “Suggestioni dal set” ad opera di Marco Bonardelli e siamo pronti a raccogliere le sue sensazioni…

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Chiara Fabiano. Il 20 ottobre prenderai parte a “Suggestioni dal set”, evento a cura di Marco Bonardelli, all’interno della XIX Festa del Cinema di Roma. Cosa puoi dirci a riguardo?
Sono molto felice e al contempo agitata perché con me, quel giorno, ci saranno dei doppiatori di un certo livello, davvero importanti. Tra loro ci sono anche dei nomi con cui ho già avuto il piacere di lavorare, come Benedetta Degli Innocenti, che mi ha visto crescere, Carlo Valli, che mi ha diretta in “Scream” e Mario Cordova.

Presti la voce ad un’attrice molto amata, Jenna Ortega…
Si, una ragazza che mi offre continue sfide e che ha interpretato ruoli complicati, sempre differenti tra loro. Ho incrociato il suo percorso circa dieci anni fa ed avevamo più o meno la stessa età, si potrebbe dire che stiamo crescendo insieme. Purtroppo non ho ancora avuto modo di conoscerla, di incontrarla.

Come ha avuto inizio questo tuo percorso artistico?
Ho avuto la fortuna di poter conoscere delle persone che ricercavano dei bambini, tramite mia mamma, che lavoro proprio nel doppiaggio. È cominciato tutto come un gioco, insieme a mio fratello, una passione che si è sviluppata sempre più di volta in volta.

Cosa ti piacerebbe fare al di là del doppiaggio?
Mi piacerebbe diventare anche attrice, proprio come le donne che ho avuto modo di doppiare. Mi piacerebbe affrontare lo stesso sforzo fisico che accompagna tutte loro, differentemente da ciò che accade nella sala di doppiaggio. L’unica paura risale al pensare di non essere all’altezza per i doppiatori che un domani potrebbero doppiarmi in lingua straniera.

Un timore, una paura, che ti rende un certo onore…
Ti ringrazio! In questo lavoro, in cui non si smette mai di imparare, la paura è qualcosa di fondamentale.

Quali ruoli vorresti poter interpretare?
Una principessa, per poter così esaudire il sogno che avevo da piccola, ed anche un personaggio alla Joker, pazzo, estremamente folle.

Quale altro sogno è al momento chiuso nel cassetto?
Amo studiare e non vedo l’ora di laurearmi, benché sia soltanto al secondo anno di università.

Tuo fratello (ndr Mattia Fabiano) svolge il tuo stesso lavoro, vi supportate a vicenda?
Moltissimo! Il doppiaggio è soltanto una delle tante cose che condividiamo e il nostro rapporto è profondo, forte, seppure capiti di litigare, di tanto in tanto.

Com’è stato crescere e al contempo studiare e lavorare?
Non potrei definirlo difficile perché fondamentalmente sono sempre stata abituata a questo. I miei genitori mi hanno insegnato a pensare allo studio come a qualcosa che viene prima di ogni cosa, lo stesso vale per l’università, attualmente. Sono abituata ad anticipare le cose oppure a studiare nel week end. Sacrifici per cui ne vale sempre la pena e che ripeterei volentieri.

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