Amedeo Romeo
Amedeo Romeo

Amedeo Romeo: il teatro è cultura

Incontriamo il direttore del Teatro della Tosse di Genova, Amedeo Romeo, pronto a parlarci degli spettacoli legati a questa stagione estiva.

Spettacoli importanti, da vivere in armonia, più che certi che il teatro sia cultura, qualcosa di fondamentale…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Amedeo Romeo. Parliamo subito della stagione estiva del Teatro della Tosse. Cosa puoi dirci a riguardo?
La stagione estiva è partita con diversi spettacoli e sta ottenendo un buon riscontro da parte del pubblico. Il tutto ha preso vita con “Shakespeare by Night”, successivamente con “La parata di Pinocchio”, “Oniricon – Sogni che camminano nel bosco” e dal 7 al 17 agosto, ad Apricale, sarà in scena, “Orlando d’amore Furioso”, ad opera di Emanuele Conte. Prossimamente, ancora “Giusto”, di e con Rosario Lisma, “La via degli alberi”, di e con Pino Petruzzelli, e “Erkin”, sempre ad opera di Petruzzelli. Abbiamo voluto creare una relazione intima tra attore e spettatore con un un modo di fare teatro che permette di andare ben oltre la recitazione, visitando anche dei posti bellissimi.

Quali soddisfazioni a riguardo…
Il tutto ha avuto inizio al borgo, al Forte San Giovanni, con “Shakespeare by Night”. Una capienza massima da tutto esaurito, questo quando siamo fuori dal nostro teatro, e ne siamo felicissimi. Ci aspettavamo tanto anche da “Orlando d’amore Furioso” e così è stato. Avevamo pensato di adattare il tutto al borgo di Apricale, alla sua bellezza, e non potevamo fare scelta migliore.

Quali posti non avete ancora ‘toccato’?
Ci piacerebbe vivere la Liguria di levante, vissuta ancora molto poco. Una regione che amiamo da sempre, come è giusto che sia…

Dal punto di vista personale quali considerazioni circa il tuo lavoro e quali spettacoli ti auguri di poter regalare ancora al pubblico?
Il fatto di poter fare un lavoro che ci lega così tanto al pubblico mi soddisfa e riempie di orgoglio. Mi fa sentire vicino a tutti loro, ad ogni singola generazione. Ciò che più ci interessa, dal punto di vista culturale, è il poter lavorare su spettacoli fortemente immersivi, cosa che ci porta a costruire un rapporto solido con lo spettatore. Ragioniamo sul portare a Genova spettacoli che lavorino nell’ottica di un livello culturale alto ma aperto a tutte le generazioni.

Quale invito Amedeo Romeo rivolge ai nostri lettori affinché possano vivere anche le ultime date di questa tournée ‘itinerante’?
Non posso che dire loro che il teatro è lo spazio di tutti. Uno spazio di ascolto, in cui raccontarsi, apprezzare o criticare ciò che hanno meno amato. Questo, insieme a tanto altro, ci porta a fare cultura. Venite a teatro!

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