Isabel Russinova
Isabel Russinova

Isabel Russinova: abbiamo infinite cose da raccontare

Un nuovo incontro con l’attrice Isabel Russinova, in scena ne “Duse. Come il vento soffiato dal mare, mi racconto”, presso il giardino del Museo Sartorio di Trieste, questo 7 settembre.

Una donna che vive di arte, pronta a raccontarci sempre qualcosa in più sul suo percorso di vita e artistico, di volta in volta…

Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Isabel Russinova. Il 7 settembre debutterai a Trieste, presso il giardino del Museo Sartorio, con lo spettacolo “Duse. Come il vento soffiato dal mare, mi racconto”. Come ha preso forma tutto ciò?
Negli ultimi anni ho affrontato molti personaggi che hanno vissuto nella prima parte del secolo scorso. Si tratta di un periodo storico che mi interessa ed affascina molto, in particolare quello che va dal 1900 al 1938 in Europa. Ho approfondito il carattere di D’Annunzio, che ho sviluppato in una proposta teatrale tra musica, prosa e lirica che ha debuttato al Cairo e che continuo a portare in tournée in Italia e all’estero. Ho scritto anche dei testi incentrati su personaggi come Maria Elia de Seta Pignatelli, Eva Mameli Calvino, Olga Brunner Levi e Giovanna di Savoia, distanti tra loro per personalità e storia ma proprio per questo molto stimolanti da studiare perché inseriti nello stesso contesto epocale. Inevitabilmente ho incontrato Duse, un mito celebrato e popolare, per questo all’inizio ero restia a portarlo in scena. Amo occuparmi di personaggi dimenticati ma studiando e leggendo, osservando e visitando musei e siti che la raccontano, ho capito quanto è diversa dall’immaginario popolare la sua personalità e quanto sia stata una donna interessante, speciale, coraggiosa, forte, innovatrice, anticonformista, eternamente moderna e provocatoria. Mi ha molto incuriosita la sua figura di attivista a fianco della donna, la sua battaglia per l’emancipazione femminile, ogni momento di Duse ti sorprende e ti ammalia e cosi ho deciso di raccontarla come l’ho sentita.

Un’attrice raffinata, da sempre legata all’arte ma, a tuo avviso, cosa non è stato ancora raccontato?
La curiosità, sinonimo di intelligenza, coraggio e fantasia. È la molla più giusta per chi viaggia con il pensiero, per chi vuole conoscere e, a questo punto, potrei dire che le cose da raccontare e da approfondire sono infinite come infiniti sono i mondi degli universi.

Che bilancio ne fai del tuo percorso, di tutto ciò che nel tempo hai realizzato?
La vita è un continuo camminino verso l’ignoto che ci permette, attimo dopo attimo, di costruire la nostra strada. Certo, non siamo i soli a scegliere e decidere, sono anche le occasioni, gli avvenimenti, quelli intorno a noi e quelli più grandi di noi. Per quanto mi riguarda mi sono sempre affidata alla curiosità e alla voglia di conoscenza e sono infinite le strade che vorrei ancora percorrere ma, se devo farne un bilancio, posso dirti che ho avuto la fortuna di incontrare tante persone, luoghi e stimoli interessanti che mi hanno permesso di crescere umanamente ed intellettualmente. La vita mi ha poi fatto il regalo più grande, quello di essere madre e questo mi ha dato tanto e di più.

Guardando al futuro, quali altre date seguiranno il debutto del 7 settembre?
Lo spettacolo ripartirà da Roma a dicembre e proseguirà nel Lazio per poi toccare anche la Campania, la Basilicata, la Sicilia e le Marche e avrà anche dei debutti Europei.

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