Giacomo Poretti al Teatro Oscar: la sfida di educare l’anima
“La fregatura di avere un’anima”: un viaggio teatrale intenso tra paternità e libertà a cura di Giacomo Poretti.
Giacomo Poretti torna a farci riflettere. Il celebre comico, noto al grande pubblico per essere stato uno dei fondatori di Aldo, Giovanni e Giacomo, porta in scena al Teatro Oscar il suo nuovo spettacolo, “La fregatura di avere un’anima”. Un titolo provocatorio che apre le porte a una profonda riflessione sulla paternità e sulla libertà dei figli.
L’anima, un peso o un dono?
Partendo da una semplice parola, “anima”, Poretti costruisce un vero e proprio viaggio teatrale. Un viaggio che, come spesso accade nelle sue opere, è capace di far sorridere ma anche di commuovere, di far riflettere e di farci porre domande esistenziali.
“Una delle più grosse disgrazie che può capitare ad un abitante del pianeta Terra nel 2024 è di inciampare in una parola apparentemente innocua, un vocabolo di appena 5 lettere: anima. Una bella fregatura.” Con queste parole, l’autore ci introduce in un mondo in cui la figura del genitore si trova di fronte a una sfida colossale: quella di educare non solo il corpo, ma anche l’anima del proprio figlio.
Il bivio dell’educazione
Lo spettacolo ci pone di fronte a un bivio fondamentale: da un lato, la tentazione di progettare un futuro perfetto per i propri figli, costruendo una carriera di successo, dall’altro, la possibilità di accompagnarli alla scoperta della bellezza del mondo, aiutandoli a sviluppare la propria sensibilità e la propria capacità di meravigliarsi.
“Ad un certo punto ci si trova sempre di fronte a un bivio: organizzare per il proprio figlio un avvenire da influencer, chef, archiatra, archistar, pallone d’oro, CEO, oppure… aiutarlo ad accogliere la bellezza di una realtà donata, perché possa stupirsi tutte le volte che aprirà gli occhi.”
Un’opera che tocca il cuore
“La fregatura di avere un’anima” è uno spettacolo che va oltre l’intrattenimento, toccando corde profonde e intime. È un’opera che invita lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo di genitore, ma anche sul significato della vita e sulla ricerca della felicità.