Massimiliano Bruno: educhiamo il pubblico al bello

Massimiliano Bruno. Foto di Massimiliano Fusco

Massimiliano Bruno: educhiamo il pubblico al bello

Una chiacchierata interessante fatta con Massimiliano Bruno che spinge fortemente verso contenuti di qualità per il pubblico.

Sicuro del percorso intrapreso, Massimiliano Bruno, di voler fare la differenza provando ad educare sempre più il pubblico al bello, a sempre nuovi e differenti progetti.

Nuovamente in scena dal 15 al 26 gennaio “Lo stato delle cose”, la seconda parte dello spettacolo che ebbe il suo debutto proprio al Teatro il Parioli Costanzo nel 2023, grazie a Massimo Bruno. Per l’occasione, l’attore porterà in scena trenta nuove leve del teatro e del cinema italiano. Uno spettacolo a cui non potrete proprio mancare…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Massimiliano Bruno. Dal 15 al 26 gennaio al Teatro Il Parioli Costanzo sarà in scena “Lo stato delle cose”. Quali anticipazioni a riguardo, nei limiti del possibile?
In scena ci saranno trenta giovani leve che, a loro modo, daranno vita a trenta diversi personaggi. Il titolo, di per sé, già rende l’idea. “Lo stato delle cose” potrebbe, difatti, definirsi un tentativo, un modo per dimostrare come ‘siamo messi’ se si parla di giovani autori, registi e attori. Non abbiamo ragazzi di ‘primo pelo’, di soli diciannove o vent’anni, bensì abbiamo persone che vanno dai venticinque ai quarant’anni a cui regaliamo la possibilità, l’opportunità, di provare il palco, quello del Parioli, di certo uno dei più prestigiosi d’Italia. Tra le novità di quest’anno, poi, c’è l’aver firmato la co-regia con Sara Baccaria, aiuto regista lo scorso anno, decisiva nell’apportare alcune scelte. Storie, quelle che portiamo insieme, malinconiche, romantiche, drammatiche, a cui si alterneranno anche alcuni monologhi.

Il cast dello spettacolo. Foto di Massimiliano Fusco
Il cast dello spettacolo. Foto di Massimiliano Fusco

Quanta emozione c’è nel capitanare trenta nuove leve del teatro e del cinema italiano e quanta attesa per il debutto?
L’emozione è tanta anche perché ho visto crescere molti di loro. Se di responsabilità si parla, invece, posso dirti che ho un carattere difficile, ‘sbagliato’, a mio parere. Alcune volte dovrei prendere di petto cose che non sono scritte, sicuramente ‘meglio’ di come potevano essere, invece, scritte. Dall’altra parte penso che avrei potuto farle io quelle cose, anche se avrei rischiato di fermare i miei progetti… Insomma, diciamo che non trovo pace (ride).

Attore, regista e tanto altro, che bilancio ne fai di questo tuo percorso artistico?
Credo che mio padre gioirebbe oggi nel sapere che suo figlio è diventato direttore artistico di un Teatro come il Parioli Costanzo. Un teatro che per lui era un punto di riferimento, un luogo che amava, anni addietro ‘capitanato’ da un sempre abile Maurizio Costanzo. Venticinque anni fa sono entrato in questo teatro per la prima volta per prendere parte ad uno spettacolo con Paola Cortellesi, “Ancora un attimo”, una mia pièce caratterizzata dalla regia di Furio Andreotti. Costanzo, ai tempi, ci accoglieva un giorno si e uno no nel suo studio per capire come procedeva il tutto. Per lui non era fondamentale sapere se il pubblico era ‘poco o meno’, era interessato alle nostre sensazioni, al nostro star bene. Quel progetto, quel periodo, mi ha portato fortuna e spero che lo stesso possa accadere a questi ragazzi.

Chi è oggi Massimiliano Bruno e quanto sei cambiato da quei primi passi mossi nella recitazione?
Il mio grande ‘difetto’ consiste nell’essere rimasto più che identico a com’ero quando prendevo parte al mio primo spettacolo al Colosseo. Ai tempi, lo riconosco, ero un ‘guerriero’ nello scrivere i testi, nell’affrontare determinati argomenti. Pochi artisti, oggi, hanno voglia di ‘combattere’, tra quelli che conosco. Alcune volte ti sembra di aver fatto un film che abbia potuto smuovere le coscienze e invece tutto ciò non accade. Ti siedi, ti scoraggi, ma l’atteggiamento giusto risiede nel rimboccarsi le maniche e ricominciare, educando il pubblico a vedere sempre nuovi ruoli e progetti, nuovi ‘processi’.

Quali anticipazioni sul tuo nuovo film, “Due cuori due capanne”?
Posso anticiparvi, cosa già nota, che i protagonisti saranno Claudia Pandolfi e Edoardo Leo e che molto probabilmente cambierà anche nome. “Due cuori e una capanna” è provvisorio.

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