Matilde Brandi: sacrificio e merito in questo mestiere

Matilde Brandi: sacrificio e merito in questo mestiere

Direttrice artistica di un teatro, showgirl e protagonista come attrice in “Una come me”: ospite di oggi è Matilde Brandi.

La Gazzetta dello Spettacolo incontra Matilde Brandi, in scena al Teatro Parioli Costanzo di Roma con “Una come me” il 1 e 2 febbraio.

Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Matilde Brandi. Questo 1 febbraio sarai al Teatro Parioli Costanzo con “Una come me”, quali ‘anticipazioni’ a riguardo?
Si tratta di una commedia divertente che ci riporta al tema della doppia personalità. Una donna che, in pratica, si ritrova a vivere due vite in contemporanea senza sapere nulla della precedente ma scoprirà il tutto nel momento in cui deciderà di sposarsi. Da lì, con una chiave del tutto comica, si svilupperà la vicenda. Non vi anticipo altro per non togliervi la giusta curiosità.

Quanta gioia c’è nel calcare le tavole del palcoscenico e quali consensi ti auguri di poter ottenere da parte del pubblico con questo nuovo spettacolo?
Le persone, di replica in replica, mi riconfermano il divertimento provato nel seguire le vicende di questa donna così ironica, strampalata, un po’ fuori dai canoni. Un momento di leggerezza in un periodo in cui accendere la televisione non sempre porta sorrisi, vista la guerra in atto. Il teatro, d’altronde, è bello anche perché regala sempre sensazioni diverse, un pubblico diverso e un’ansia, se vogliamo, diversa. Un luogo che consente a noi attori di crescere, di poterci mettere continuamente alla prova.

Matilde Brandi in Una come me

Cosa sta rappresentando questo viaggio nel mondo dello spettacolo?
È la mia vita! Il percorso, dopo il diploma da ballerina classica, è venuto da sé. Apprendere, svolgere situazioni e ruoli sempre differenti, è da tempo una grande scuola per me.

Quanto sei cambiata da quelli che sono stati i tuoi inizi?
Sono cresciuta tanto, più che cambiata! Questo lavoro me lo sono cercato e, al contempo, lui ha cercato me. Ho studiato tanto, mi sono sacrificata, e credo di aver meritato tutto ciò che oggi ho.

Quale messaggio vorresti poter lanciare ai giovani, a chi pensa di intraprendere un percorso ‘simile’ al tuo?
Bisogna crederci sempre e non mollare mai ma ciò che più conta, è che ci sia una buona base di studio. Personalmente ancora oggi approfondisco ciò che più amo, che si tratti di danza, canto e quanto altro. Un buono studio ti apre le porte, ti consente di scegliere…

È mancato qualcosa a tuo avviso?
Ho fatto tutto! Se proprio devo scegliere, mi piacerebbe tornare al varietà, quello del sabato sera, ciò che più ha fatto sì che potessi diventare nota, apprezzata.

Effettivamente siamo tutti un po’ orfani del varietà, di quel tipo di televisione…
Si! Hanno voluto accantonarlo, farlo morire, ma non è proprio così…

Matilde Brandi in Una come me

Da tempo sei mamma, quali consapevolezze/valori cerchi di trasmettere alle tue figlie affinché possano affrontare al meglio il loro futuro?
Il rispetto per gli altri, prima di tutto, qualcosa che oggi purtroppo manca. Ognuno pensa per sé, i valori sono ridotti, i sorrisi mancano. Se solo affrontassimo ogni giorno regalando un sorriso agli altri saremmo tutti più felici. È questo che ripeto spesso alle mie figlie, di amare il prossimo.

Che periodo stai vivendo?
Un periodo di rinascita! Ho un nuovo compagno, una nuova casa, le mie figlie sono all’università. È tutto nuovo, bello, il lavoro va bene. Sono contenta, appagata!

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Al momento sono in scena con un altro spettacolo, un testo originale, “La scuola delle mogli di Molière” e c’è anche “Hairspray”, in cui interpreto una ‘cattiva’. Nei miei sogni continua, incessante, ad esserci il varietà. Spero di poter tornare a quel sogno, a quel periodo…

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