Simone Moretto
Simone Moretto

Simone Moretto: ancora un cattivo, una grande occasione

Tra i protagonisti di “Sul più bello”, la nuova serie Prime Video, l’attore Simone Moretto. Vestirà, in questo progetto, ancora una volta i panni di un cattivo, un ruolo che lo appaga sempre più.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Simone Moretto. Possiamo apprezzarti su Prime Video nella serie, “Sul più bello”. Che esperienza ha rappresentato per te?
Interpreto Omar, un cattivo, un viscido di cui tutti si lamentano, cosa che a me diverte molto. Un personaggio preparato insieme a Patrizia De Santis, un vero cattivo, differentemente dagli altri simil personaggi interpretati. Una sorta di spin-off, questa serie, in una bellissima Torino, guidati da Francesca Marino che ha saputo creare un carinissimo ambiente. Le scene di violenza non sono mancate ed anche quelle sono state curate alla perfezione.

Ha sempre il suo fascino poter interpretare ruoli da cattivo…
Mi affascinano molto, si. Ti consentono di scoprire sempre più il proprio lato oscuro…

È stata la serie “Piccolo Mostro”, nel 2023, a regalarti maggiore visibilità nel ruolo di papà Enzo. Cosa manca ancora a questo tuo percorso?
Mi piacerebbe interpretare una serie crime, essendo nato in Valle d’Aosta, oppure il ruolo di un medico, stile americano.

Hai seguito dei laboratori a Parigi, all’Actor’s Studio di New York e a Milano con John Strasberg, figlio di Lee. Oggi collabori con Patrizia De Santis…
Patrizia mi ha regalato una forza ed una consapevolezza che non pensavo di avere, grazie anche al suo metodo Chubbuck. Mi ha aiutato a capire come fare, come ‘giocare’, allenandomi sempre più, libero di agire ‘come voglio’. Una libertà che non avevo ed ora, grazie a lei, sono un passo avanti…

Dal 2010 sei con la Compagnia Torino Spettacoli…
Il teatro è casa e lo vivo sempre come un continuo allenamento. L’odore del sipario, le luci che si accendono, sono qualcosa di unico. Credo che gli attori non possano non fare teatro, che sia in minima parte o meno. Ho fatto tantissimi spettacoli, centinaia di repliche, e mi sono reso conto che non lo posizionavo su un piano di consapevolezza reale. Ora, invece, sento di avere il pubblico in mano, percepisco se sbaglio o meno i tempi. Spero, a breve, di potermi dedicare anche ai grandi autori americani.

Con quali registi vorresti poter collaborare?
Sono innamorato di Paolo Sorrentino, così come di Giuseppe Tornatore. Se di estero parliamo, invece, potrei farti il nome di Tim Wenders. Sarebbe una ciliegina sulla torta alla mia carriera.

Che periodo stai vivendo?
Un periodo molto felice e questo grazie anche a mia moglie. Siamo sposi da poco ed affrontiamo una vita avventurosa, caratterizzata anche da un piccolo Studio Attori che ho aperto da poco. Dopo aver seminato tanto sto raccogliendo tante belle sensazioni. Ringrazio tutti coloro che collaborano con noi, tra l’altro.

Anticipazioni sul futuro artistico di Simone Moretto?
Una commedia, un giallo di Agatha Christie, ed altri progetti di cui preferisco non parlare al momento.

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