Luigi Di Fiore
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Luigi Di Fiore: grato alla vita per tutto ciò che ho

Ritrovare Luigi Di Fiore è sempre un piacere per via del carattere che lo contraddistingue e dell’intenso periodo che vive, lavorativamente parlando. Presto, difatti, lo vedremo in “Kostas”, una nuova serie Rai e, dal 7 al 12 gennaio prossimo, ne “Il Professionista”, al Teatro Sala Umberto di Roma. E poi c’è “Un Posto al Sole”….

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Luigi Di Fiore. Dal 12 settembre ti vedremo in “Kostas”, in onda sulla RAI, un progetto a cui tieni molto, capitanato da Stefano Fresi. Che esperienza ha rappresentato?
Un appuntamento a cui tengo moltissimo, “Kostas”, da giovedì 12 settembre in onda su Raiuno, prodotta da Palomar nella persona di Carlo Degli Esposti. La prima puntata di questa serie è stata girata ad Atene ed è tratta dai romanzi di Petros Markaris, il più importante romanziere contemporaneo Greco. La regia è stata affidata a Milena Cocozza, una grande gioia incontrarla, sia a livello umano che artistico. Insieme abbiamo costruito un personaggio dalle caratteristiche davvero molto particolari. Parliamo del ‘mio’ Gikas, il capo della polizia di Atene, diretto superiore di Kostas. Un rapporto, il loro, ricco di sfumature e pieno di contraddizioni che fanno emergere una relazione conflittuale e, allo stesso tempo, permeata da una grande sensibilità. Ho avuto la fortuna di incrociare il mio cammino con un interprete eccezionale: Stefano Fresi, con cui è stato amore a prima vista. Con noi un cast di grande prestigio, da Francesca Inaudi, Maria Chiara Centorami, Blu Yoshimi, Marco Palvetti, Massimo Mesciulam, Giulio Tropea. Ci sottoponiamo, ora, al giudizio del pubblico, consegnando loro questo prodotto. Lo abbiamo costruito con assoluta dedizione.

Dal prossimo anno potremo vederti in teatro in un progetto ad opera di Tommaso Agnese, “Il professionista”. Cosa puoi anticiparci a riguardo, nei limiti del possibile?
Il testo è stato realizzato da Tommaso Agnese che ne ha curato anche la regia. Si tratta del resoconto di un’esistenza fallimentare di un sicario e dei suoi demoni che lo perseguitano senza tregua alcuna. Una Dark Comedy di una tale potenza evocativa che poche volte mi è stata data la fortuna di incontrare durante il mio percorso artistico. Condivido la scena con un gruppo di amici dal notevole spessore attoriale: Marco Rossetti, Matilda Lutz, Antonino Iuorio, Paolo t. Brajnik, Paolo Perinelli, Gabriel Zama. Un progetto che mi vede al centro della narrazione e di cui sento una grande responsabilità.

Cosa ci riserverà il tuo futuro artistico di Luigi Di Fiore?
Ho da poco terminato di girare “Costanza” una serie per la regia di Fabrizio Costa. E poi c’è Un Posto al Sole, un rientro che mi ha fortificato. Ora sono più cosciente e consapevole. Mi sento protetto affettivamente e professionalmente. Sono grato alla vita per questo momento di positività che si riversa anche nel mio privato.

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